Commento del 27 agosto 2022 di Mons. Richard Williamson (tratto dal sito “The Saint Marcel Initiative”)

I Comunisti, e i sedicenti “scienziati”, amano il sistema di Kant,
Ma i Cattolici possono solo odiare la sua irreale immaginazione.

La domanda non potrebbe essere più semplice, eppure, nella confusione ingegnerizzata di oggi, la risposta viene resa sempre più incerta. E sono gli stessi “scienziati” a confondere le acque, come risulta da un recente articolo del 20 agosto apparso nella sezione “notizie positive” del sito Internet di “Epoch Times”. L’articolo è così intitolato: “La realtà è un ologramma? Un patto sociale? O solo nella tua mente? Gli scienziati spiegano cos’è veramente la realtà”. Infine e finalmente, qualcuno ci spiega cosa sia veramente la realtà! Diamo quindi un’occhiata ad alcune affermazioni, presenti nell’articolo, da parte degli “scienziati” e aggiungiamo a ciascuna di esse un commento Cattolico.

1. Albert Einstein (1879–1955). Poco prima della sua morte si dice che abbia detto: “La realtà è semplicemente un’illusione, sebbene molto persistente”. La realtà a cui Einstein si riferisce qui è senza dubbio una realtà al di fuori della mente, o una realtà extra-mentale ma, tutt’ora grazie a Dio, una massa di esseri umani è ancora convinta che il mondo che li circonda sia fuori, e non solo dentro, le loro menti. Questo è buon senso, ma ovviamente il moderno “scienziato” pensa di essere al di sopra del buon senso, ed è convinto che la sua “scienza” ne sappia ancora di più. Tuttavia, come Einstein sembra riconoscere, il buon senso è “molto persistente”. Ogni uomo comune sa che il suo cane non è una fabbricazione della sua immaginazione.

2. Werner Heisenberg (1901–1976). Pioniere della fisica quantistica, si dice che abbia detto: “Le stesse forze organizzatrici che hanno plasmato la natura in tutte le sue forme sono anche responsabili della struttura delle nostre menti”. Sebbene questa affermazione abbia un vero senso (Dio ha creato sia la realtà extra-mentale, sia le menti umane per afferrarla), tuttavia suggerisce che le nostre menti per loro natura non possono fare a meno di plasmare ciò che comprendono della “natura” extra-mentale, in altre parole, ciò che conosciamo della realtà extra-mentale non è la realtà così com’è in sé, ma sempre il prodotto della nostra costruzione mentale. Questo suggerimento è completamente falso, perché quelle che lui chiama “forze organizzatrici”, e che i Cattolici chiamano “Dio”, hanno plasmato la nostra mente proprio per conoscere la realtà extra-mentale così com’è in sé, e non come prodotto del nostro soggettivo processo conoscitivo. Di per sé, le nostre menti sono vuote.

3. Peter Russell (nato nel 1946). Si dice che il fisico e autore religioso, che mira a combinare la scienza con la spiritualità, abbia detto: “L’illusione arriva quando confondiamo la realtà che sperimentiamo con la realtà fisica, la cosa in sé”. Ora questo scrittore è aperto alla “spiritualità”, quindi non è un materialista di rango, eppure è un kantiano, incapace dalla realtà extra-mentale, perché quello che dice qui è che ciò che noi esseri umani “sperimentiamo della realtà” non è la stessa cosa della realtà extra-mentale, che qui chiama “realtà fisica” o “la cosa in sé”, nel linguaggio stesso di Kant “das Ding an sich”.

In altre parole, come Einstein, come suggerito da Heisenberg e come la massa di “intellettuali” e “scienziati” di oggi, ma differentemente dalla gente comune che ha ancora un po’ di buon senso, Russell accetta la proposta folle del “filosofo” tedesco Immanuel Kant (1724–1804) secondo cui la mente umana è intrinsecamente e assolutamente incapace di sapere cosa sia qualsiasi cosa, possiamo solo conoscerne le apparenze, tale per cui, l’essenza delle cose, dietro o al di là di quelle apparenze o fenomeni, non è altro che una fabbricazione mentale. Da qui tanti “filosofi” moderni che subiscono il miraggio della fenomenologia. Eppure, quanti di questi fenomenologi avranno avuto un cane tutto loro, della cui realtà extra-mentale non hanno mai dubitato per un momento! Ogni giorno hanno nutrito il loro amato quadrupede assicurandosi che non espletasse profumate funzioni fisiologiche dentro casa, e così via.

Questa paralisi della mente umana indotta da Kant – che non ha fatto altro che sistematizzare la apostasia dell’Europa – è cruciale per i Cattolici e per chiunque voglia salvarsi l’anima. Come posso prendere sul serio qualsiasi Dio extra-mentale se non c’è una realtà extra-mentale che io possa conoscere? Quando l’Armata Rossa nel 1945 invase Koenigsberg, la città dell’universita di Kant, distrusse ogni genere di cose, ma rispettarono scrupolosamente i monumenti di Kant, tutt’oggi ancora integri.

Kyrie eleison

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