La bellezza è la via di Dio.

Lo sanno bene coloro che, in questo Natale, ci hanno inferto lo spettacolo di un orrido presepe, in piazza San Pietro.

Della bellezza la verità non può far a meno, perché il paradigma della verità è la bellezza.

La cattedrale gotica è lì a testimoniarlo da secoli.

Centinaia di geni, migliaia di maestranze e l’arte italiana tutta, lo ribadiscono nei modi che il tempo sancisce e modella.

Il cristianesimo, che è verità, è la religione del bello.

Tutto è sempre stato bellezza intorno agli altari, come l’azzurro del cielo intorno al fulgido sole.

La bellezza ha attratto e convertito perché poche cose al mondo sono più convincenti di lei.

Più del ragionamento può la bellezza… e più della filosofia!

La sua forza è l’immediatezza e, checché se ne dica, l’universalità del linguaggio.

La bellezza, infatti, è musica e i cristalli di ghiaccio, esposti a Chopin o a Beethoven, si coalizzano in forme meravigliose e sorprendenti.

Un proverbio orientale consiglia, a chi fosse così povero da possedere solo due centesimi, di acquistare, con uno, pane, con l’altro, un fiore.

La bellezza ci è indispensabile, indispensabile anche per amare. 

Ci si innamora della bellezza che si incontra nel corpo o, se il corpo ne è privo, di quella che si intuisce nell’animo.

Ma la bellezza è anche la regola dello scienziato.

“Quando lavoro ad un problema, se la soluzione non è bella, so che è errata”, sintetizza Richard Fuller.

Tutte le espressioni della fisica, della chimica e della matematica sono semplici ed eleganti… in una parola, belle!

Perché? Perché “la bellezza è l’ombra di Dio nell’universo”.

So per certo che qualcosa di pessimo sta accadendo alla Chiesa di Roma e la certezza mi viene dal constatare che da molto tempo ha abbandonato la ricerca del bello, nei riti, nei canti, negli addobbi, nelle pietre stesse delle chiese.

Gli uomini non si avvicinano alla bruttezza o, se si avvicinano, lo fanno per distruggerla oppure per seguire il male, di cui è madre.

La bruttezza in Vaticano altro non attende che di essere distrutta.

E lo sarà, come ci fu promesso dalla Via, dalla Verità e dalla Vita, cioè da Colui nel Quale ogni bellezza “s’aduna” e dal quale ogni bellezza s’irradia. 

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